(per chi legge abitualmente i miei post dedicati alle macchine da cucire, questa è una digressione…)
Dato che ufficialmente mi sto astenendo dal lavoro, in questi giorni ho ripreso il mio vecchio lavoro di sistemista per aiutare mio marito ad avviare la sua attività. In particolare sto cercando di dare un senso all’accozzaglia di pc, mac, stampanti ed accessori che ha ereditato dal socio e che al momento, non potendo fare ulteriori investimenti, sono i suoi strumenti di lavoro. Ammetto che essere fuori dal giro dal quasi dieci anni non aiuta, ma devo dire che non mi aspettavo così tanti problemi… Quel che mi rattrista è vedere come alla base di buona parte dei problemi c’è la scelta pianificata da parte della grandi ditte produttrici di harware e software di obbligare noi clienti a buttare tutto nel giro di pochi anni, pena, appunto, doversi improvvisare sistemisti e dedicare giornate intere non tanto a trovare la soluzione ideale, quanto almeno ad arrivare ad un compromesso accettabile tra le spese che possiamo sostenere e quello che ci permettono di fare. Se secondo voi questo è libero mercato…
Provo a spiegarmi con gli esempi pratici dei problemi che sto faticosamente affrontando:
- Mac: abbiamo due Mac, un Power Mac G4 ed un Power Mac G5, entrambi powerpc. La Apple ha deciso di non sviluppare più il sistema operativo per la versione powerpc (che era in origine l’architettura proprietaria su cui giravano tutti i mac) a partire dalla versione os X 10.5 (Leopard). Se però vi siete dimenticati di comperare l’aggiornamento quando lo trovavate nello store, l’unica vostra speranza legale è di acquistare delle vecchie licenze retail da qualche fondo di magazzino. Il costo di una licenza, ammesso di trovarne di originali, si aggira sul centinaio di euro, visto che sono tutt’altro che pochi i disperati con powerpc in caccia, come ho scoperto sui forum di tutto il mondo. Se non fosse che questo aggiornamento mi è indispensabile per poter installare una versione un po’ più recente dei software che mi servono per lavorare, sarei tentata di mollare Apple e rivolgermi agli ambienti linux, dato che molti di questi continuano ad avere la versione powerpc, più o meno ufficiale, ancora in aggiornamento e sviluppo.
- Come dicevo sopra, l’aggiornamento del sistema operativo è indispensabile per poter aggiornare il software, per esempio quello grafico, ma anche li solo fino ad un certo punto dato che nelle ultime versioni nei requisiti di sistema l’architettura powerpc non esiste più. Ed ancora una volta, telefonando all’assistenza commerciale, scopro che non posso acquistare la licenza della versione che mi serve e nemmeno chiedere un downgrade (ovvero comperare la licenza in vendita ed installare quella che mi serve) del software perchè è obsoleto)… spero di aver la stessa fortuna che ho avuto con il sistema operativo ed imbattermi prima o poi in una licenza che possa risolvermi il problema (no, versioni pirata non sono una soluzione…). Quello che mi ha stupito maggiormente è stato che anche qualche software open source abbia optato per la stessa politica commerciale, in questo caso Open Office che già dalla versione 3.2 è introvabile in italiano per powerpc. Credo che questo spieghi, più di molte altre cose, la scelta di una parte dei programmatori di staccarsi dal progetto e ripartire in un ambiente meno pilotato: Libre Office infatti non si pone minimamente il problema e si installa su powerpc anche nelle ultime versioni 🙂
- Passiamo ai pc, per una ragione che non conosco quella che avrebbe dovuto essere la macchina grafica principale, un imponente tower IBM nero, si è rivelato essere… un server! Bene, direte voi. Insomma, dico io. Sistema operativo Widows XP Pro 32 bit, controllo per passare a Seven in versione 64 bit e scopro che se le licenze mac erano costose, l’aggiornamento da XP costa più del doppio. Ma solo perchè è un aggiornamento, altrimenti il triplo. Rinuncio, anche perchè non tutta l’architettura della macchina è compatibile, decido di triplicare la ram (tanto più di 3,5 GB non mi vedrebbe) e trovo nell’outlet di Amazon la coppia DDR2 specifica sottocosto. Rimane solo il problema della scheda video. Perchè fare grafica su una macchina con una scheda integrata da 16 MB che non supporta nemmeno la risouzione nativa degli schermi grafici è decisamente dura. Qui si vede il mio scarso aggiornamento, mi ci vuole una mezza giornata di consulenza per capire che non devo cercare schede PCI ma PCI-e (ero ferma all’AGP, mi sa). Dopo ulteriori controlli, che mi permettono di stabilire che le schede PCI-e 2.o che trovo vanno bene anche per la versione 1.0 della mia scheda madre, ordino la scheda ideale che però non è a magazzino. Nell’attesa, arriva la ram e scopro che la macchina ha si due slot PCI-e, ma sono 1x e 8x, mentre le schede grafiche sono per lo più 16x. In effetti se non ero riuscita a infilare la scheda dell’altro pc, un motivo c’era :P. Annullo istantaneamente l’ordine e parto alla ricerca di una scheda 8x, introvabile, per poi individuare finalmente una 1x, anche se mi devo accontentare di 512MB invece che di 2GB (ammetto che non ero disposta a spendere oltre i 50-80 euro). Tutto perfetto? no perchè quando la scheda arriva, dopo l’installazione su Windows dei driver senza problemi, non riesco in alcun modo a falrle mandare il segnale allo schermo. Con fatica e molta ricerca, aggiorno il BIOS, che non fa mai male, ma nulla da fare: non esiste l’opzione che permetta di passare dalla scheda integrata a quella PCI-e il video principale, come invece avviene nelle schede madri più diffuse. Il bello di avere un server… Alla fine, visto che la scheda è perfettamente riconosciuta da Windows, riesco a giocare con il doppio schermo fino a mettere l’output della seconda scheda come video principale. In pratica la scheda integrata riceve il segnale video dall’avvio fino allo splash screen di Windows, poi finalmente si passa alla scheda video e si vede qualcosa…
- Le stampanti meritano pure due parole, dato che anch’esse risalgono al 2005-2006 come il resto del materiale. Miracolosamente i modelli presenti sono ancora riforniti, ovvero posso comperare le cartucce di inchiostro, ma per i driver c’è da piangere. Alla fine ho dovuto rinunciare ad usare il printserver ethernet su quella che volevo mettere come principale, dato che i driver non mi consentivano assolutamente di usarlo… Delirio anche per trovare il driver per Mac, ma ad ogni modo con un collegamento usb o via print server per ora funzionano tutte.
- Telefoni: qui più che l’obsolescenza entra in gioco l’enigmistica. Avete presente i vari “trova le differenze”? ecco, questo è il vostro lavoro se cercate di configurare tutti i parametri di un gateway voip secondo le istruzioni di configurazione del provider che anche per lo stesso modello di gateway non rispecchiano le pagine di istruzioni. Ci sono un centinaio di parametri… vedete voi. Se poi sbagliate la configurazione router Nat/Bridge dell’apparecchio (o decide che non vuole più rispondere all’ip che gli è stato assegnato) imparerete a memoria la pratica di riportare il tutto alle configurazioni originali di fabbrica.
Considerazioni finali: se decidete di dare una mano a sistemare una vecchia rete di pc e mac, guardatevi bene dal farlo per un amico stretto o peggio, un familiare. Avere una persona che vi ansima sul collo per ogni cosa che non funziona ed ogni test che fate non è il massimo della vita… se poi i telefoni decidono di non funzionare perchè il provider voip è in manutenzione le risposte le dovrete trovare comunque sempre e solo voi 🙁
buondì! scrivo dal mio deserto santo con un powermac g5 fine 2003, smesso dal figlio. e così, mi piace parlar di questo un po’ anch’io. se fossimo vicini verrei a grugnire per imparare un po’ di linux, ma questo pericolo non c’è. a proposito, dici che il dischetto d’installazione dell’I mac con leopard potrebbe funzionare qui?il dischetto ha sia os4 che il 5
ma mi dispiacerebbe abbandonare il 4, che è già un caro ricordo del passato, della mia gatta nera dissolta nella nebbia, della mia casa in paese dove appresi l’uso del mac di nuovo disabitata.
io sono orribilmente sentimentale, e passatista da quando ho memoria, se no che memoria sarebbe?
c’era un programma mac per tradurre le vecchie stampanti e scanner, ma tu lo dovresti sapere già. continuo ad arrangiarmi , qui, nel mio triangolo delle bermude, dove ho una costosissima parabola internet, un padellone nero arroventato dal sole, tooway e due tre linee di campo tim se mi siedo malinconica alla finestra. e tutti che strillano cooome? nel mio skype per la bassa velocità di upload, come mi spiegò mio cugggino minore, indiscusso capo mac della famiglia.
ma anche lui non ama lion, anche lui è un sentimentale, non disgustoso come me, ma il mac della sua adolescenza è tramontato.
meglio le macchine da cucire-VECCHIE-, amica mia. il vizio del meccano me l’hai attaccato appieno, e ne puoi andar contenta. ce l’hai un altro vizietto interessante? sicuro
avevo preso il vizio del 3d….ma hanno cambiato l’interfaccia del mio amato blender… rendendolo la brutta copia di un 3dstudiomax etc.
purtroppo o per fortuna non arrivo a programmare. e non ho neppure una fonderia di ghisa….neppure d’acciaio
il mio vecchio blender per powerpc con qualche bug non lo cambierei, come non cambierei la mia vecchia casa con qualche scarafaggio rispettoso e sincero….
qui ancora sento le campane delle vacche, ma le povere hanno 2! orecchini di plastica… gialli
ma voi due, con questi computer cosa dovete fare? che tipo di cose?
ti ho scritto un po’ di scemenze. conto sull’indulgenza per un solitario passante di post ferragosto…ce n’è ancora? a presto
Se hai un dischetto per OS 10.5 dovresti poterlo usare per aggiornare il power mac e renderlo meno obsoleto. I nostri in lab sembrano tenere botta 😀 Al solito rispondo di corsa e solo in parte dato la presenza tra me e la tastiera di una cosina ronfante nel marsupio, ma ci sentiamo presto che devo mandarti qualcosa 😀