L’orlo invisibile è quel tipo di orlo che non presenta sul dritto l’impuntura e quindi fa sembrare il lembo rivoltato al rovescio sospeso senza alcuna cucitura. A questa descrizione potrebbe corrispondere anche l’orlo adesivo, che però rispetto a quello invisibile risulta meno morbido. Il trucco è quello di fissare il lembo con dei punti che pizzicano il rovescio del tessuto senza apparire troppo evidenti sul dritto, cioè il sottopunto.
Parlare di orlo invisibile mi riporta alla mia gioventù ( 😛 ), ai tempi in cui ogni occasione era buona per la mia mamma per cucire qualcosa di nuovo per tutta la famiglia… il che significava spesso che alle 7 del mattino di Pasqua ero intenta a cucire bottoni o fare orli mentre lei rifiniva qualcos’altro 😉 Da questi anni di esperienza ho maturato una gran pratica di orli invisibili fatti a mano che metto un pratica ogni volta che si scuce un pezzo dell’orlo di una gonna o di un pantalone. Il che, con gli orli invisibili industriali, devo ammettere succede piuttosto spesso. La mia tecnica base è il sottopunto incrociato, semplicemente perchè è quello che mi ha insegnato la mamma e non mi sono mai preoccupata di capire se ce n’erano altri.
Per chi non avesse mai fatto un sottopunto incrociato, è un punto che si lavora (per i destri) da sinistra verso destra, facendo un puntino sul rovescio della stoffa ed il puntino successivo sul lembo ripiegato. Ma credo che a parole non si possa capire, perciò approfitto della meravigliosa Enciclopedia di Thérèse de Dillmont per mostrarvi l’illustrazione puntuale di come fare, anche se l’esempio non è usato per un orlo.
Dato che sono troppo pigra per fare io stessa un campione comprensibile ma odio appropriarmi dell’opera altrui, vi rimando a questa immagine che credo spieghi meglio il concetto sia a dritto che a rovescio! Il pregio del sottopunto incrociato (catch stitch se volete cercare esempi in inglese) è che l’orlo risultate è elatico e la cucitura non si spezza alla minima tensione.
Ovviamente fare sottopunti a mano è una cosa abbastanza noiosa, per cui da sempre (o almeno da fine ‘800) esistono macchine da cucire speciali per fare questo tipo di punto… ed ovviamente anche accessori per realizzarlo con le comuni macchine domestiche!
Sia che voi abbiate una macchina da cucire moderna che esegue il punto invisibile (cioè una serie di punti diritti allineati a destra ed alternati ad un punto zigzag a sinistra), sia che abbiate un accessorio per orlo invisibile da usare con la macchina rettilinea, il punto cruciale nell’orlo invisibile a macchina è come piegare il bordo per ottentere un punto invisibile. Perchè usando la macchina da cucire, i punti devono per lo più cadere all’interno del bordo risvoltato o pizzicare la stoffa che si vedrà a diritto. Dato che anche in questo caso è più facile vederlo in pratica che descriverlo, ecco a voi le illustrazioni da uno dei vecchi manuali a cui tengo tanto, in questo caso quello della Necchi 555 😀 Come vedete, sono previsti un piedino speciale o un accessorio da aggiungere al piedino zigzag per mantenere la distanza dall’orlo ed un punto speciale, che prevede una serie di punti a destra ed uno zigzag a sinistra alternati. Lo stesso punto esiste anche su alcuni piedini zigzagger, tipo i Wurker, con il distanziatore. Il bordo rovescio rigirato è una finezza che altri manuali non prevedono 😉
ce l’ho!
Il libro di M.me de Dillmont , è la preziosa eredità della nonna che lo aveva fin da ragazza il bello è che è tascabile e stampato benissimo
ciao