Le colombe di nonna Rosina

Ricetta “di casa” per fare le colombe pasquali

Non era mia intenzione parlare di cucina in queste pagine, nonostante il titolo… ma ieri ho fatto le colombe usando una variante “macchina del pane” della ricetta tradizionale di famiglia e sono venute decenti (anzi, buone!) per cui magari potrebbero interessare anche a voi.

Le dosi originali sono rigorosamente “ad occhio” dato che le uova di casa non hanno in genere calibro molto costante e le quantità che si facevano erano molto più ampie della dose da macchina che ho fatto ieri. Nonostante la macchina del pane il tempo minimo di preparazione è 8-10 ore di lievitazione e poi la cottura nel forno normale.

Ingredienti (impasto)

  • 500 gr di farina tipo OO
  • 2 uova intere ed un tuorlo (dopo le focacce si facevano sempre le meringhe…)
  • 100 gr di burro a temperatura ambiente
  • 100 gr di zucchero
  • 120/200 ml di latte tiepido
  • un dado di lievito di birra o una bustina di lievito di birra liofilizzato
  • aroma mandorla, rhum ed arancio
  • mezzo cucchiaino di sale

per la glassatura

  • un uovo (basta per 4 volte la dose, ma faccio fatica trovarne un quarto)
  • zucchero in granella
  • mandorle

Se necessario attivate il lievito nel latte o in mezzo bicchiere di acqua prendendo lo zucchero dai 100 gr.

Mettete nella macchina le uova ed il tuorlo, il latte tiepido, il burro ammorbidito, il lievito, lo zucchero e 350-400 gr di farina, sale ed aromi, selezionate un programma che preveda solo impasto e lievitazione, se ce ne sono vari il più lungo ed attivate la macchina del pane. Controllate che l’impasto non sia troppo asciutto e che dopo un po’ diventi una palla lucida, lasciate che il programma completi ed attendete che l’impasto abbia raggiunto i bordi della terrina della macchina. A questo punto fate ripartire la macchina, aggungendo se necessario ancora farina e fate una seconda lievitazione.

Quando l’impasto avrà nuovamente raggiunto i bordi, potete fare impastare di nuovo la macchina o semplicemente rovesciare l’impasto sulla spianatoia ed impastare a mano aggiungendo se necessario la restante farina. Dividete l’impasto in due parti uguali con cui formerete due “serpenti” che annoderete sopra una piastra coperta di carta da forno.

Colombre prima della lievitazione

Cercate di tenervi piuttosto larghi mentre fate il nodo, altrimenti lievitando si “strozzerà”! Mettete le vostre colombelle a lievitare nel forno appena intiepidito almeno un’altra ora.

Le colombre lievitate

A questo punto dovrebbero essere circa raddoppiate di volume. Per la glassatura spennellatele con un po’ di tuorlo, mettete sopra le mandorle e cospargetele con la glassa formata con un paio di cucchiaini di albume mescolati con un cucchiaio di zucchero in granella, che poi cospargerete abbonantemente sopra a tutto.

Le colombe pronte per il forno

A questo punto le vostre colombelle sono pronte per essere infornate nel forno freddo a 180° ventilato ripiano intermedio per una mezzora, anche se vi consiglio di tenerle d’occhio e controllare con lo stecchino che l’impasto sia asciutto. La superficie scurisce molto a causa delle uova (ma a me sono scappate un po’)!

Colombe pronte per l'assaggio

A questo punto non vi resta che fargli la festa, possibilmente “tociate” (inzuppate) in mezzo bicchiere di vino rosso (tocaj ora noto come “barbarano doc”). Con questo impasto le forme tradizionali della mia nonna erano la classica focaccia con il taglio a croce al centro, le treccie e le campane… Se usate le forme di carta tenete pure l’impasto meno asciutto e fate lievitare, fate lievitare, fate lievitare!!!

pixelstats trackingpixel

Autore: Lila

Salve a tutti, mi chiamo Lila, mi occupo fra le altre cose di storia dell'architettura, archivi, conservazione architettonica e impaginazione. Le mie passioni sono la musica corale barocca, l'arte, la storia e le vecchie carte, il cucito e le macchine da cucire degli anni 50 e 60, la maglieria e le macchine da maglieria, la buona cucina, gli animali e soprattutto i miei cucciolotti!

4 pensieri riguardo “Le colombe di nonna Rosina”

  1. Io aspetterò il prossimo “giro” temo… questa volta non mi sono gonfiate, l’impasto era troppo molle. Ma ci riuscirò prima o poi!!!

  2. Cara Lila,
    stasera si sono aperte le cataratte e scrivo a tutto spiano!

    Da quando ho letto il tuo blog ho urgenza di passarti una ricetta di una mia amica siciliana, che gli si adatta PERFETTAMENTE:

    – amalgama benissimo 1Kg. di ricotta di pecora (meglio se siciliana) con 350 gr. di zucchero;
    – mettine da parte circa 1/4
    – unisci alla crema di ricotta rimasta l’equivalente di un quadrotto e mezzo (circa 125gr.) di cioccolato fondente grattugiato e metti tutto a riposare in frigo per 30 min.
    – nel frattempo bagna dei savoiardi nel caffé e fodera una tortiera rotonda, quindi procedi a formare una torta alternando strati di biscotti al caffé con la crema di ricotta e cioccolato;
    – termina con uno strato di biscotti al caffé e metti tutto in frigo per 3 ore almeno;
    – rovescia la torta su un piatto e ricoprila con la crema di ricotta “bianca” che avevi messo da parte e spolvera la superficie con scagliette di cioccolato. Più stà più buona diventa

    Ma soprattutto, oltre ad essere buona, non è proprio la perfetta sintesi fra i Cannoli e il Tiramisù?

    Baci,

    Giuliana

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *