Non so se ricordate il sacchettino porta asciugamani. Dato che è un superbasic ho pensato che potesse essere utile per qualche principiante di macchina a maglia avere le istruzioni passo passo per provare ad affrontare la macchina per le prime volte. Per farlo vi serve una macchina a doppia frontura, nel mio caso le istruzioni sono per la Singer, non avendo nessuna seconda frontura per le Brother e nessuna esperienza con le Necchi/Silver Seiko della mamma.
Questa macchina ha una serie di pregi, il primo è le due fronture sono in una unica macchina (è possibile ma più raro trovare Singer ad una sola frontura), il secondo che non usa le famigerate barre premiaghi in spugna soggette a degrado, quindi se avete la vostra macchina in garage da 20 anni, o avete appena ereditato quella della mamma/nonna/zia/vicina, con una buona pulita ed una bella oliata potreste essere già pronti! Se avete un’altra doppia frontura le istruzioni non cambiano di molto, ma sta a voi capire quali siano le chiavi/tasti da impostare per ottenere lo stesso risultato. Se qualcuna fa le prove e vuole inviarmi le istruzioni per altri modelli, sarò ben felice di integrarle!
Oltre alla macchina montata e pronta all’uso con relativi accessori vi servirà del filato, nel mio caso sto usando del cotone medio, tre fili doppi intrecciati tra loro (anche se uno dei tre nel mio caso è un filo lucido in viscosa), circa 100 gr, in rocca o passato su gomitolatoio da macchina (i gomitoli e le matassine che trovate in negozio sono fatti in modo da far fuoriuscire il filato lentamente mentre lavorate a ferri o uncinetto, perciò non vanno bene). Vi servirà inoltre una piccola quantità di filato a perdere, in colore contrastante, per la chiusura del lavoro, ed un ago da maglia. Se desiderate ricamare l’iniziale, un paio di gugliate di cotone da uncinetto dello stesso spessore di quello con cui lavorate, o comunque colore in contrasto. L’unica capacità che viene richiesta è quella di saper infilare la macchina seguendo le istruzioni ed un minimo di nomenclatura. A questo punto ogni buon lavoro prevede la realizzazione di un campione, che nel caso della maglia a macchina va lavato e fatto riposare prima di prendere le misure… fortunatamente, se siamo pigre, dato che questo modello non va indossato e le dimensioni non sono che indicative, possiamo andare oltre allo sbaraglio!
Per prima cosa prepariamo la macchina: consueta oliatura di pulizia ai due letti ed ai carrelli, mettiamo le fronture in posizione con i dentini alternati fra loro (4 sul righellino orizzontale) e distanza fra le fronture 4 o 5 (il numeretto nella finestrella). La mia 2342 ha una levetta molto chiara che aiuta a capire come sono i dentini, ma nelle versioni precedenti dovete spostare la leva a destra ed in contemporanea spostare tutto il letto finchè non vedete che gli aghi di una frontura non si incrociano mai con quelli dell’altra. Nella posizione 4 gli aghi della frontura anteriore sono a sinistra del corrispondente ago della frontura posteriore.
A questo punto alzate un numero di aghi pari da ogni lato dello zero su entrambe le fronture. Nel mio caso ho alzato in posizione 1 (posizione di lavoro) 30+30 aghi, per un totale di 120 (60 per frontura) ed il sacchetto è largo circa 20 cm (30 punti per 10 cm). Se decidete di alzare un numero diverso di aghi, abbiate cura che sia sempre un numero pari da ogni lato dello 0 (28+28, 16+16) in modo che il totale degli aghi alzati su ogni frontura sia divisibile per 4.
Prima di muovere il carrello controllate ancora una volta che gli aghi non vadano a sbattere, o vi troverete con una montagna di aghi rotti. Se il carrello è a destra, fategli fare un passaggio verso sinistra e poi riportatelo a destra, se è a sinistra portatelo a destra ed infilate la macchina con il cotone (non con il filato di scarto!). La tensione del tendifilo impostatela indicativamente su 7, passatelo nel guidafilo del carrello posteriore ed agganciatelo al morsetto di destra. La tensione dei due carrelli impostatela su 1 e premete su entrambi la chiave contrassegnata da un V (lavorazione normale). A questo punto siete pronti per partire.
Un bel respiro e via, passate con movimento regolare non troppo veloce il carrello da destra a sinistra. Se siete totalmente digiune, date un occhiata prima di muovervi alle istruzioni su come impugnare il carrello, la spinta deve essere tangenziale ai letti, senza premere o sollevare i carrelli. Se tutto è andato come dovrebbe il filo, durante il passaggio, è stato agganciato alternativamente dagli aghi in posizione di lavoro creando uno zig zag nello spazio fra le due fronture.
A questo punto prendete il pettine da 50 aghi o qualunque pettine abbiate più lungo del totale degli aghi in lavorazione, togliete il filo di acciaio ed inseritelo, avendo cura di centrarlo, tra le due fronture dal basso verso l’alto. Potrebbe essere necessario fare qualche tentativo per ottenere una buona centratura, ma vi raccomando di non sottostimare questo passaggio perchè un pettine non centrato significa una distribuzione non uguale dei pesi con infiniti problemi a seguire. Cercate inoltre di evitare che le punte del pettine passino attraverso il filo.
Prima di reinfilare il filo di acciaio, fate in modo che il filo agganciato all’ultimo ago a sinistra (che dovrebbe essere della frontura anteriore) passi al di la del pettine prima di tornare al carrello, ovvero si trovi dal lato della frontura posteriore. Infilate il filo d’acciaio ed agganciate i pesi al pettine. Nel mio caso sono stata abbondate ed ho attaccato 3 pesi grossi.
A questo punto dovreste trovarvi con il carrello a sinistra, il pettine agganciato al filo che passa a zig zag tra le fronture. Regolate la tensione a 2 – 2,5 su entrambi i carrelli e premete il tasto C (il cerchio con la freccina che indica la lavorazione circolare). Premendo questo tasto quello della lavorazione normale dovrebbe disinserirsi automaticamente, se avete problemi potete prima schiacciare il tasto O (annullamento chiavi) e poi quello a C. Nella lavorazione circolare la macchina lavora alternativamente solo su una delle fronture. Nel nostro caso, su quella posteriore se sposto il carrello da sinistra a destra, ed in quello anteriore se mi sposto da destra a sinistra. Fate un passaggio da sinistra a destra, sulla frontura posteriore dovrebbe essersi formata una riga di lavoro, mentre gli aghi di quella anteriore dovrebbero trattenere ancora il filo del primo passaggio. Se non ci sono stati problemi, fate un passaggio da destra a sinistra.
A questo punto su entrambe le fronture si dovrebbe essere formata la prima riga. Azzerate il contatore e spostate lo scartamento su dentini affrontati (4,5). In linea teorica avreste potuto farlo anche prima del passaggio precedente, ma se non siete certi di essere in lavorazione circolare da entrambe le parti potreste fare più danni del previsto. Ad ogni ago della frontura anteriore corrisponde direttamente un ago della frontura posteriore, in questo modo il filo che unisce l’ultimo punto di una frontura al primo dell’altra è il più breve possibile evitando antiestetiche righe sui fianchi del sacchetto.
Allentate la tensione a 6,5 o 7 e cominciate a lavorare, ovvero continuate a spostare il carrello da un lato all’altro della macchina. Dopo qualche riga ricordatevi di staccare il filo di infilatura agganciato a destra e di aggiungere i pesi di cimosa ai lati. Ovviamente qui non c’è cimosa, dato che stiamo facendo un sacchetto tubolare chiuso sul fondo, quindi abbiate cura di agganciare entrambi i lati. Il mio sacchetto misura circa 30 cm in lunghezza sotto il laccio, con una rapporto di 42 righe ogni 10 cm, in pratica circa 126, che però, dato che in tubolare un giro corrisponde a due passaggi, significano 252 di contatatore (giro più giro meno). Ad ogni modo ricordate che la lunghezza che vedete sotto il tavolo è molto maggiore di quella del sacchetto finito! Terminate i vostri giri con il carrello a sinistra. A questo punto bisogna preparare gli occhielli in cui passare il laccio di chiusura. Si tratta di occhielli semplicissimi, una maglia si ed una no, che realizzate con il punzone ad un ago.
Partendo dal secondo ago a sinistra della frontura posteriore, agganciatelo e tiratelo verso di voi in modo che il punto passi oltre la linguetta che chiude l’ago, poi premete indietro fino a fare uscire il punto dall’ago e farlo entrare nel vostro punzone, senza farlo cadere agganciate il primo ago (quello a sinistra di quello a cui avete tolto il punto) e scaricate la maglia che avete sul punzone su quell’ago. Io tiro l’ago su cui ho scaricato la maglia verso l’alto e faccio scaricare entrambe le maglie al di la della linguetta. Se lo desiderate potete fermarvi anche prima, tanto gli aghi andranno comunque spostati tutti in posizione 3 prima di procedere. Potete aiutarvi a scaricare il punto sull’ago con la mano libera, cosa che non faccio nel video dato che la mano è impegnata a prendere la fotocamera, ma per quanto acciaccata non c’è foto o descrizione che valga quanto un video, in questo caso.
Ripetete un ago si ed uno no fino alla fine dei 60 aghi della frontura posteriore, con l’ultimo ago che rimane vuoto e la maglia spostata sul penultimo. A questo punto spostate tutti gli aghi (ultimo incluso!!!) in posizione 3 in modo che le coppie di maglie abbiano passato la linguetta, in modo da evitare che l’eccessiva tensione impedisca alla macchina di lavorare normalmente gli aghi. Orientate le levette ai lati della tensione del carrello posteriore verso il basso, in modo che gli aghi in posizione 3 vengano lavorati normalmente e spostate lentamente il carrello verso destra.
Se tutto è andato bene gli aghi dovrebbero essere tornati in posizione 1, con le coppie di maglie lavorate e gli aghi scarichi comunque agganciati, incluso l’ultimo. Se aveste fatto questo passaggio a maglia sui ferri, sarebbe due maglie insieme ed una gettata dall’inizio alla fine 🙂 Ripetete l’operazione sulla frontura anteriore, procedendo questa volta da destra verso sinistra, a partire dal secondo ago per finire nuovamente con l’ultimo vuoto, passaggio di carrello con le levette del carrello anteriore verso il basso (qui basso è più intuibile che non sul posteriore 😉 ).
A questo punto siete pronti per fare il pezzetto oltre il laccetto. In questo caso sono stata molto stretta, solo 14 giri totali, probabilmente vi conviene farne 14 totali con 28 passaggi di contagiri e… fare una seconda riga di occhielli! In questo caso la riga non serve a far passare il nastro, ma per realizzare il bordino a dentellini! Ripetete l’intera procedura e contate nuovamente lo stesso numero di giri che avevate fatto tra la prima riga e la seconda prima di realizzare… la terza riga di occhielli! Alla fine sarete esperti di occhielli, posso garantirvelo! La terza risulta sovrapposta alla prima quando ripiegate il margine lungo la seconda. Fate altri 3 giri almeno (6 passaggi) terminando nuovamente a sinistra, sfilate il filo dalla macchina senza romperlo ed infilatela con il filato di scarto (colore in contrasto, mi raccomando, o diventerete ciechi nelle rifiniture) che aggancerete al fermafilo di sinistra.
Per evitare che il cotone della lavorazione principale si impigli, agganciatelo all’estrema sinistra della frontura posteriore. A questo punto procedete a fare almeno una dozzina di giri con il filato di scarto, spezzate il filato, sfilate la macchina, togliete tutti i pesi e, tenendo il lavoro teso, fate due passaggi di carrello per staccare il lavoro dalla macchina. Controllate che tutti i punti siano usciti dagli aghi prima di tirare via troppo forte, se non volete trovarvi a rimagliare punti caduti! Non vi resta che sfilare il ferro dal pettine per liberare del tutto il lavoro e farvi un buon the prima di procedere con le rifiniture… cosa che vado a fare anche io adesso! Il seguito spero presto!
Bungiorno ,ho ricevuto in dono una macchina per maglieria Singer doppia frontura di cui non possiedo libretto di istruzioni e indicazioni relative al modello. Confrontandola con altre viste qua e là, mi sembra una Singer magliabella. Chiedo gentilmente aiuto per rintracciare il libretto. Molte grazie Chiara
Non avrei idea, quello che ho l’ho pubblicato