Piedino zigzag – zigzagger

Parlando della Necchi BF credo di aver accennato al fatto che a corredo avevo trovato un piedino zigzag. In realtà bisogna distinguere tra piedini “zigzagger”, cioè che permettono di cucire a zigzag su una macchina rettilinea, e piedini zigzag, come vengono chiamati in Italia i piedini per cucire con punto zigzag nelle macchine che ne sono dotate. Probabilmente anche qualcuno di voi avrà sentito raccontare dalle nonne o zie, come è successo a me, che la loro macchina da cucire avrebbe potuto fare lo zigzag ma non si ricordavano come: questo tipo di piedini è la spiegazione del mistero! Vi giuro che, agli albori della mia passione per le cose vecchie, avevo mezza smontata la vecchia Singer per capire quale miracolo della meccanica avrebbe potuto muovere la barra dell’ago fuori dalla sua posizione, dato che il movimento (laterale od oscillatorio) della barra dell’ago era il modo meccanico per ottenere lo zigzag nelle macchine a me note e non potevo immaginare altra soluzione!

La soluzione è per certi versi pragmatica: se non posso spostare di lato la barra dell’ago, sposto la stoffa sotto di esso. Ed infatti a qualcuno deve essere venuta questa idea visto che esistono decine di modelli di accessori in grado di fare questa operazione, dai più semplici, in grado solo di regolare l’ampiezza laterale del movimento prima di iniziare a cucire, a quelli più complessi, in grado di fare punti decorativi con piccoli dischi o camme intercambiabili. E non si tratta certo di una invenzione recente, visto che curiosando tra i brevetti americani compare almeno dal 1873 in un accessorio per fare occhielli… (i brevetti sono stati scansionati e letti mediante OCR, per cui è possibile trovare solo quelli in cui la parola chiave è stata letta correttamente)

Il concetto alla base di questi piedini assomiglia a quello usato dai pieghettatori (brevetti del 1865), solo che invece di spostare la lama per eseguire la piega, il movimento dell’ago viene usato per spostare la stoffa a destra ed a sinistra, in combinazione con le griffe che determinano la lunghezza del punto.  Solo un modello, quello prodotto in Svizzera per Singer (che ho trovato nella BF), a mia conoscenza, gestisce il trasporto superiormente, ed infatti è dotato, normalmente, di una copertura per le griffe da usare nelle macchine che non le possono abbassare, come avviene anche negli occhiellatori, invece, che dello zigzagger sono un’evoluzione o spesso, una versione, solo che il movimento non è solo avanti ma anche indietro seguendo l’intero profilo delle asole. Altri zigzagger speciali sono l’accessorio per orlo invisibile e quello per orlo a giorno, che nel primo caso alternano punti diritti al punto zigzag sul rovescio dell’orlo, nel secondo sono dotati di un punzone che fora oltre ad alternare punti avanti e laterali.

Non ho la più pallida idea di quanti modelli ne esistano. Al momento so per certo che mi mancano il modello base Singer “Adjustable Zigzag Attachment” americano ed anche quello più compatto o quelli che usano placchette rettangolari per i vari punti … ma finora non ho mai cercato di collezionarli, mi sono semplicemente capitati, spesso insieme ad altre cose o come “scambio” per aver inviato dei pezzi a qualche altro appassionato. Nelle foto non troverete un paio di accessori con attacco rotary (uno zigzagger a dischetti Greist ed il corrispondente orlo invisibile) dato che riposano insieme alla mia Kennie. Prometto che vi mostrerò presto la piccola per farvi capire cosa intendo per “corredare” una macchina.

Nella maggior parte dei modelli la lunghezza del punto è regolata sulla macchina (fa eccezione im modello Singer svizzero che ha il trasporto superiore e dovrebbe essere corredato da una placchetta per coprire le griffe), mentre è possibile regolare l’ampiezza dello zigazag agendo aumentando o dimimuendo la distanza tra la suola del piedino ed il perno attorno a cui si muove. I più semplici hanno solo la possibilità di fare lo zigzag (o il punto per l’orlo invisibile), altri possono fare entrambi, altri infine usano dei dischetti o delle camme per permettere una variazione decorativa dell’ampiezza dello zigzag (simile a quella che si impiega nelle camme dell’AZA della Mira, o della 306, della Leila 515 e simili. Alcune hanno delle suole intercambiabili per varie funzioni, o degli agganci per poter cucire insieme due stoffe (simile a quello del piedino per unire testa a testa) o realizzare decorazioni cucendo lo zigzag sopra a cordini e nastri. In fondo ho aggiunto le foto del piedino per orlo a giorno, nella versione singer (con uno spettacolare attacco di muffa vinaria alla carta della scatola) e nella versione Greist per macchine rotary. Come vedete entrambi hanno in dotatazione una placca dell’ago che non solo copre le griffe la rialza il piano di cucitura di mezzo centimetro in modo da proteggere il meccanismo sottostante da incontri ravvicinati con il punzone da quasi 1 mm  di cui sono dotate. Sembrano dei mostri, ma sono certa che guardando bene noterete le somiglianze 🙂

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Autore: Lila

Salve a tutti, mi chiamo Lila, mi occupo fra le altre cose di storia dell'architettura, archivi, conservazione architettonica e impaginazione. Le mie passioni sono la musica corale barocca, l'arte, la storia e le vecchie carte, il cucito e le macchine da cucire degli anni 50 e 60, la maglieria e le macchine da maglieria, la buona cucina, gli animali e soprattutto i miei cucciolotti!

9 pensieri riguardo “Piedino zigzag – zigzagger”

  1. Ciao Lila,
    mi trovo di fronte a un dilemma e spero tu mi possa aiutare!
    Da quando la vecchia singer 15 è entrata in casa mia ho iniziato ad adorarla, ma il fatto che non mi faccia lo zigzag per me è davvero un gran limite.
    Scoprire l’esistenza dello zigzagger è stata una sorpresa fantastica, ma poi sono iniziati i dubbi:
    spulciando su internet mi sono resa conto che il modello “nero” (160985 e affini) ce l’hanno solo negli Stati Uniti, e il 90% di chi lo vende non lo spedisce in Italia. In ogni caso il prezzo, rispetto al valore della macchina, mi sembra davvero alto! Per non parlare del modello svizzero (160990), dove arrivano a chiedere centinaia di euro… prezzi accettabili solo per collezionisti!!
    Ora, considerato che alla mia macchina ci tengo, che ha vissuto ottant’anni e spero ne viva altri ottanta, non voglio ancora arrendermi all’idea di dovermi procurare una macchina più moderna per poter cucire. Nella mia ingenuità spero di trovare qualche occasione e cavarmela spendendo un po’ meno di quel che ho visto finora.
    Il dubbio vero è un altro, però. Potrò usare lo zigagger con tessuti “difficili” come il jersey?
    No, perchè, visto che sono principiante e mi piace partire con le cose semplici 😉 sto lavorando su un progetto che ha bisogno di grande elasticità, e mi hanno spiegato che l’unico modo per ottenere la cucitura corretta è proprio lo zigzag. Ovviamente il tessuto è già elastico di per se.
    Mi avevano già scoraggiata dicendo che il jersey è difficile da cucire, ma con l’ago giusto la mia Singerina ha lavorato alla perfezione! Ma lo zigzagger…. ho paura che diventi un macello.
    Cosa mi consigli?

    1. Di zigzagger come vedi ce n’è per tutti i gusti e tutte le tasche. Lascia perdere quello svizzero che è solo una moda per via del trasporto superiore, quello nero costa molto perchè ha le camme di ricambio e pesa un botto in trasporto… Ad ogni modo lo zigzagger sposta la stoffa sotto l’ago a destra e sinistra e onestamente non so se sia l’ideale per tessuti elastici. Ad ogni modo sulla 15 funzionano tutti gli zig zagger ad attacco basso, per cui anche i greist, i wurker, i chadwich che trovi alle volte anche dall’Inghilterra e quindi spendi meno di spedizioni. Io ne ho pochi di doppi (ho tanti modelli diversi…) e dovrei provarli per dirti quale è meglio. Anche il Singer semplice (121706) non dovrebbe essere male, ma mi è appena arrivato e non l’ho provato e ti conviene cercarlo con la placchetta per guidare i tessuti davanti.

  2. Salve,sto cercando uno zig-zagger per le mie macchine da cucire meccaniche.La prima macchina è un’Aquila dei primi anni 50 ma non è qui con me e non saprei dire il modello.La seconda è una Singer 29k71, che è da calzolaio e mi chiedo se si può montare uno zig-zagger.La priorità comunque è per la macchina Aquila e ho visto vari modelli di zig-zagger su ebay e non saprei quale scegliere.
    Ho visto che il più presente è un Singer degli anni 50 per macchine tipo 301, poi c’è anche quello della Pfaff e un certo Greist.
    Quale mi consigli?

  3. Salve, io possiedo una silger 239 del 1963 potrei montare anche su questa nacchina il piedino zigzagger? Se si quale modello mi consiglia. Grazie in anticipo per la disponibilità.

  4. Salve, io possiedo una singer 239 del 1963 potrei montare anche su questa nacchina il piedino zigzagger? Se si quale modello mi consiglia. Grazie in anticipo per la disponibilità.

    1. La 239 dovrebbe essere con normale piedino basso universale, per cui direi di sì. La mia predilezione va al piedino svizzero, ma il primo che trova senza essere rapinato va bene!

        1. Rieccomi, ho trovato il piedino zigzagger è quello giapponese( il primo nelle sue foto e anche il più semplice). Potrebbe girarmi il foglio con le istruzioni? Non capisco come usare il pezzo per le giunzioni di tessuto. La ringrazio fin da ora.

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