L’idea alla base di questo blog non era quella di parlare di cucina ma di cucito…
Ovviamente tra il dire ed il fare ci sono di mezzo tutti i contrattempi possibili, specialmente se quello che si vuole fare necessita di adeguata documentazione video-fotografica. Vorrei però iniziare con alcune considerazioni generali prima di buttarmi direttamente nell’argomento. Ho iniziato a cucire con la macchina di mia madre, una Superautomatica (Necchi 515 non marchiata) quando ancora andavo alla scuola materna arrivavo a malapena ad azionare il pedale, o forse lo potevo fare solo restando in piedi. Delle mie primissime esperienze di cucito su carta ho il ricordo di una cucitura che includeva pure le mie dita… ma passiamo oltre… Non sono una sarta e probabilmente il tempo che passo con le macchine da cucire attualmente è per lo più dedicato alla manutenzione e messa a punto che al cucito vero e proprio ma, dato che da un paio di anni frequento alcuni gruppi di discussione internazionali di cucito e macchine da cucire mi sono resa conto di alcune cose che pur essendo semplici non sono scontate.
La prima cosa è che in Italia cucito e macchine da cucire sono un fenomeno di nicchia. Non so se sia una questione di gap generazionale o di mancanza di cultura (negli Stati Uniti il cucito viene insegnato alle medie, cosa che in Italia si è persa da qualche decennio). Chi vuole iniziare si trova spesso scoraggiato dal fatto di dover partire come autodidatta, con una spesa iniziale di attrezzature e materiali che non si può fare a cuor leggero.
In un vecchio post nel forum di Creattività che gestiamo insieme io e Sonya avevo cercato di elencare alcune informazioni su cosa tenere presente nel valutare una macchina da cucire. Spero di revisionare presto quell’articolo su questo blog, ma per il momento vorrei soffermarmi su una cosa fondamentale: a che cosa vi serve la macchina da cucire?
La prima risposta è a farvi risparmiare tempo mentre cucite! Quindi una macchina deve essere anzitutto semplice ed affidabile nei lavori principali e noiosi. L’ideale per partire sarebbe una macchina a costo zero, possibilmente ereditata dalla nonna, zia, mamma, vicina… Non sto scherzando, le macchine a costo zero esistono, spesso sono macchine a pedali con mobiletto di cui il proprietario vuole disfarsi per mancanza di spazio… problema che potreste avere anche voi nell’accoglierle. Superato l’ostacolo spazio (porta stampante?), che potete ovviare togliendo la macchina dal mobiletto ed aggiungendoci un motorino esterno (ve la cavate con una 30ina di euro usato se cercate un po’ in giro, ma non sottovalutate il relax che può dare cucire a pedali!) ed eventualmente una valigetta, avrete ora una solida macchina da cucire in metallo (pesaaaante) che nel 90% dei casi fa solo cucitura diritta… su qualsiasi tessuto… cioè quello che vi serve per il 90% dei vostri progetti!
Non sto scherzando! Le decine di “funzioni” che sono state inserite nelle macchine elettroniche sono solo accessorie e supreflue nel momento in cui tentate di fare il bordo ai jeans e la macchina non riesce a passare la stoffa!
Tutto quel che vi serve, piuttosto, sono dei buoni accessori! Con dei buoni piedini la vecchia macchina della nonna vi permette di:
- unire insieme le parti del modello
- ribattere le cuciture
- orlare
- bordare
- arricciare
- pieghettare
- attaccare cerniere
- attaccare toppe
- rammendare
- ricamare a mano libera
- trapuntare
- fare occhielli (giuro, esistono piedini per fare occhielli su macchine che fanno solo il punto diritto e costano meno di 20 euro!)
Tutto questo con una macchina che probabilmente giace impolverata nel mobile sotto la televisione! Spero di dimostralo al più presto nei prossimi post! A prestissimo!
Riferimenti
A quando la prossima puntata?
Cerco di postare a cadenza settimanale! ho un paio di articoli da bozzare, ma l’ultima settimana è stata dura… spero per domani che uno sia finito! Se ti interessa sapere quando esce la prossima puntata, c’è in calce il link agli RSS feed!
ciao,la penso esattamente come te, anche se butterei dalla finestra la macchina da cucire di mia madre….soprattutto per il fatto che il trasporto non è più granchè,il jeans fa fatica a cucirlo ecc…dettagli 🙂
comunque devo comprarmi una tagliacuci,la mia prima tagliacuci che spero duri in eterno. visto che x il cucito non son tanto portata e voglio far fatica il meno possibile mi son focalizzata sulle nuove macchine col display touch che impostano tutto da sole.anche xche odio dover regolare la tensione,il differenziale,i fili ecc…bene,alla luce di ciò vorrei un consiglio sulla marca ed eventualmente su un modello in particolare che hai potuto provare o che cmq ti han detto che è ottimo..
approposito. ho già cucito altre volte e sono una modellista quindi qualcosa so e posso permettermi di capirci qualcosa riguardo ai tipi di rifinitura e cuciture varie, quindi non mi accontento di macchine base che fanno i 2 aghi semplici e basta,per questo volevo un consiglio da esperti…ho mille idee e cartamodelli che aspettano solo di essere messi in pratica..
grazie mille in anticipo!! e buon proseguimento! 🙂
Mi sa che sei più esperta di me! Io a dire il vero delle macchine elettroniche conosco solo di vista quelle che usa la mia zia… il mio concetto di macchina da cucire “moderna” finisce negli anni ’80 😀
Una curiosità, cosa intendi con due aghi semplici e basta? il doppio ago parallelo o le macchine industriali a doppio crochet?
no no,intendevo il tipo di punto…il doppio ago che trovi al fondo delle t-shirt…però può fare anche alti tipi di rifinitura..intendevo che non mi accontento di 2 tipi di punto e basta,tutto qui 🙂
grazie cmq!!! il tuo blog è interessante!
Quello di cui parli tu è il doppio ago parallelo che si può fare con tutte le macchine da cucire con crochet frontale, anche se probabilmente nella maglieria viene meglio con una macchina overlock (credo si chiami copertura in gergo, una tagliacuci che non taglia…) perchè è più elastico. Grazie per i complimenti.. ultimamente sono stata pigra, ma penso che ricomincerò presto!
Ciao! Me la vendi la 515?La sto cercando ma non riesco a trovarla per favore contantattami alla seguente email:
cancellata per evitare spamMi spiace, ma la 515 non marchiata di mia madre purtroppo è stata venduta in cambio di una macchina nuova circa vent’anni fa. Le mando una mail con delle informazioni.